Truffa dello squillo, Panda Security spiega come difendersi da wangiri

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Truffa dello squillo, Panda Security spiega come difendersi da wangiri

2023-03-23 11:41| 来源: 网络整理| 查看: 265

È recentemente tornato in voga questo semplice stratagemma, i cybercriminali approfittano dell’ingenuità delle persone per addebitare chiamate a servizi telefonici costosi o attivare abbonamenti a servizi premium con canone elevato

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Recentemente, è tornata in voga una truffa datata ma ancora efficace, il wangiri, anche conosciuta come truffa della chiamata senza risposta. Con questo semplice stratagemma, i cybercriminali approfittano dell’ingenuità delle persone per addebitare chiamate a servizi telefonici costosi o attivare abbonamenti a servizi premium con canone elevato. In giapponese, la parola wangiri significa “uno (squillo) e buttare giù” in quanto si ritiene che questa truffa sia nata in Giappone e poi diffusasi in tutti i paesi del mondo. Come spiegato dagli esperti di Panda Security, il wangiri classico, anche conosciuto come truffa dello squillo, consiste semplicemente in un chiamata senza risposta proveniente da un numero estero; se la vittima richiama viene indirizzata automaticamente verso un numero di telefono a pagamento, in grado di addebitarle anche 1 o 2 euro in pochi secondi. Di solito, la chiamata avviene in orari in cui è più probabile che la vittima non possa rispondere, ad esempio durante l’orario di ufficio o di notte. La chiamata consiste appunto in solo uno squillo, non accompagnata da altre chiamate perse o messaggi in segreteria, in modo da spingere l’utente a chiamare e così addebitare tariffe telefoniche alte. Per questo, il primo segnale sospetto è proprio la presenza di una singola chiamata senza risposta, non accompagnata da altri tentativi.

Come funziona la truffa della chiamata senza risposta vedi anche Truffe telefoniche agli anziani, 15 arresti tra Novara e Milano

L’Interpol ha rilevato i prefissi internazionali da cui provengono la maggior parte delle chiamate. Moldavia: +373, Kosovo: +383, Tunisia: +216. Come detto, l’obiettivo è che la vittima non faccia in tempo a rispondere e decida di richiamare il numero, vinto dalla curiosità o per mancanza di tempo per riflettere sulla provenienza. Richiamando, la telefonata viene reindirizzata a un numero con sovrapprezzo, un servizio privato con costi altissimi (pratica illegale in Italia), ma che purtroppo non può essere bloccato a priori dagli operatori telefonici. Nella maggior parte dei casi, le chiamate senza risposta sono automatizzate, motivo per cui queste truffe sono così redditizie per i criminali: metterle in pratica costa poco, dato che sono completamente automatizzate, e colpiscono un vasto numero di vittime così che anche pochi euro a persona rendono molto.

Consigli di Panda Security contro le truffe telefoniche vedi anche Giornata mondiale diritti dei consumatori, 7 consigli contro le truffe

Panda Security ha elaborato i seguenti consigli per difendersi dalle chiamate indesiderate e da altre truffe perpetrate telefonicamente: verificare il numero del chiamante con Agcom. Bloccare manualmente il numero sullo smartphone. Utilizzare una app come Truecaller, sia per Android che per iOS, che filtra automaticamente le chiamate in entrata. Firmare solo consensi obbligatori, accettare solo i cookie essenziali. In generale, non è possibile prevenire totalmente le chiamate wangiri, il consiglio, soprattutto se si ricevono molte chiamate da numeri stranieri, è di contattare il proprio operatore telefonico e segnalare il contatto oppure denunciare direttamente il numero alla polizia postale.

 

 

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Silhouette of retired man looking through window with transparent curtain standing at home rear view. Loneliness and old human care concept. Panoramica del centro storico di Roma, Colosseo, Altare della Patria e Campidoglio, Roma, 21 marzo 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI ILLUSTRATION - 11 October 2019, Bavaria, Würzburg: An elderly woman is using a cordless landline phone. Photo: Karl-Josef Hildenbrand/dpa (Photo by Karl-Josef Hildenbrand/picture alliance via Getty Images) Continua gallery %s Foto rimanenti Cronaca Truffe agli anziani in crescita, come difendersi dai malintenzionati

Le truffe agli anziani sono un fenomeno in netta crescita in Italia. Come quella  del ladro che si finge “nipote” della vittima e gli racconta al telefono di avere problemi economici o con la giustizia.  Ma ci sono anche i truffatori che si fingono tecnici dell’Acea o delle Poste Italiane. “Non rimanere mai soli a casa e non aprire agli sconosciuti” consigliano gli investigatori della squadra mobile di Roma 

Le truffe agli anziani sono un fenomeno in crescita. Quella del “falso nipote” sta prendendo piede in tutta Italia, soprattutto a Roma. “In media si registrano cinque tentativi al giorno nella Capitale per un totale di oltre 100 truffe al mese” dichiara Alessandro Mennini, dirigente della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Roma

“Fino a poco tempo fa i tentativi erano uno al giorno nella Capitale e oggi sono diventati ben cinque. C'è anche da dire che Roma come estensione territoriale vale 9 città italiane messe insieme" spiega Mennini

Over 80, molti fragili e soli. Questo l’identikit degli anziani presi di mira dalle bande di truffatori che si fingono “nipoti” al telefono e raccontano di avere problemi economici o con la giustizia. Dicono di aver bisogno di soldi subito e che un amico verrà a prendere il denaro. "Tengono l'anziano al cellulare fino a quando il complice non arriva nell’abitazione della vittima, in modo tale da non dargli il tempo di ripensarci o chiamare eventualmente un altro parente” spiega l'investigatore

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